jueves, 24 de marzo de 2011

Vie dans le boulôt et hors du boulôt / vita in lavoro e fuori dei lavoro

Per questa volta, scrivere in italospagnofrancese. Gli mie amici non sempre capitare bene il francese.
La historia de mi "arte italiano" comincia nel anno millenovecentonovantanove. Scusi per tutti gli errori e parole di altre lingue.
In Paesi Bassi lavoraba nella città di Zwolle e dopo in Zutphen. Gli due citte, situata al rio IJssel, conosciuta per su importanzia economica, etc. etc. allora, giorno de lavoro, birra en il bar excelente De Gevel, arribare in casa e giocare con il ordinadore.
Mi mama va domandare: Figlio, per che non utilizzare il tuo talento per fare un corso?
* Bene mama, si ti posso fare felice con questo, niente problema. *
Io vado trovare un corso d´italiano. Io penso ; interesante, per futuri viaggi a terra italiana.
Era abbastanza bene il corso, e sempre studiaba le mie "compiti", ma dopo di un anno, il corso non continua.
Tre anni più tarde, nel duemilletre, io preparaba mi valiglia per dir Arrivederci a gli Paesi Bassi.
Comenzaba mi aventura español. El primer año estaba en Valencia. Ciudad con sol, calor, naranjas, puentes, mascletas, campos de chufas ("nueces de tigre en inglés") y trabajaba en un viejo polígono polvoso a 10 KM de la ciudad. Para llegar en transporte publico, evidentemente era imposible, porque estaba a 3 KM del pueblo mismo y hay una carretera entre naranjas, chungísima (peligrosa).
Enfin, en mi tierra no tenia mucha necesidad de utilizar los idiomas. Habia perdido montón de francés, un idioma que siempre habia querido perfeccionar tanto, y por no hablarlo, tuve que recuperar.
Mi jefa preguntaba si hablaba francés, yo respondi: Oui, bien sûr, mais encore je dois améliorer.
Por suerte me toco trabajar con corresponsales de Paris y Lyon et voilà. Los que habéis leido anteriormente sabéis que para ser del norte, no es malo mi francés.
Las juergas no empezaron hasta llegar a Barcelona, en el 2004. En los primeros años he conocido a mucha gente muy maja de todos los sitios (Rusia, Navarra, Catalunya, Murcia).
Aquí, en terra catalana, sempre es bó si saps escriure i parlar el català. Feia falta d´aprendre doncs. El meu colega Tomás ha sigut el meu profe, i quan tens la base, ho demés es improvisar.
El què passa es que parlo sense structura, vull dir, quan em falta una paraula... ja sabeu, quan has de fer un discurs o qualsevol pregunta, i no saps una paraula, i l´has de describir per una via alternativa per així explicar què es el que volies dir. I esclar, mai es completament sense errades. No vaig fer cap curs del català i això demostra que pots aprendre una llengua millor sempre quan fa falta utilitzar-ho.

Torniamo al italiano i a l´actualità. In 2009, senza lavoro, ma in 2010, sono iniziato di lavorare in Sellbytel. Dopo el lavoro per una compagnia di birra, sono canviato a una campagna per una empresa ancora più grande, con gente di tutti paese; Germania, Italia, Francia, gli paese di Scandinavia etc. etc.
Mi piace di estare con questa gente, che anche sono "poliglotas", che fan festa, giochi in playa. Fa due settimani: cava in Champagneria, dopo una copa e cantare gli canzioni degli anni setanta e ottanta in club Alfa.
Il prossimo sabato, altra festa....
c´est tout / fin / ciao e buona notte